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Calcio: tutto quello che devi sapere prima di iniziare a giocare

Le basi del regolamento del calcio

Come ogni sport, prima di giocarci, è necessario conoscere le regole. Eccole   

Hai sempre voluto giocare a calcio ma non sai da cosa devi partire? Noi ti spieghiamo tutto quello che devi sapere prima di cimentarti nel gioco più famoso del mondo. Qual è la prima cosa che devi conoscere? Come tutti i giochi, è il regolamento. Senza di questo, come puoi intuire, non hai proprio la possibilità di cominciare.

Certamente, non ti diremo tutto il regolamento del gioco del calcio, altrimenti sarebbe necessario un interno libro (come effettivamente c’è!) ma almeno per sommi capi. Innanzitutto, si gioca 11 contro 11 con un calciatore che funge obbligatoriamente da portiere, ed è l’unico che può prendere il pallone con le mani, dentro una propria area di rigore, senza subire sanzioni.

Lo scopo è segnare un gol più dell’avversario e, quindi, la palla deve entrare COMPLETAMENTE oltre la linea di porta, altrimenti non viene convalidata la rete. Inoltre, se si commette fallo (cioè in un intervento non si prende la palla ma il giocatore) dentro l’area di rigore, si convalida un penalty, che sarebbe un tiro dagli 11 metri posizionando il pallone in un pallino e il calciatore può tirare indisturbato avendo di fronte solo il portiere. Un calciatore può uscire anzitempo dal campo se viene espulso. Ci sono diversi condizioni affinché il calciatore può essere espulso, come un fallo molto grave, un fallo da ultimo uomo o proteste eccessive contro l’arbitro.

Gli indumenti sono importanti

Se vuoi giocare a calcio devi prestare attenzione agli indumenti

Gli indumenti sono una componente fondamentale nel gioco del calcio perché, praticamente, differenziano i giocatori di una squadra rispetto all’altro. Ogni società predispone diverse tipologie di maglie, generalmente sono tre, e tutti i calciatori, eccetto il portiere, devono indossarla. Cambia, praticamente, solo il nome e il numero di maglia. Un tempo, i titolari venivano classifica da 1 a 11 ma oggi non è più così, anzi. C’è chi, ad esempio, preferisce mettere le ultime due cifre della sua data di nascita, c’è chi è legato a un particolare numero oppure vuole semplicemente divertirsi. C’era un vecchio portiere che di cognome faceva ‘Fortin’ e indossava la maglietta numero 14. O, ancora, un centrocampista che di cognome faceva Gatti e portava il 44, ricordando una canzone di anni e anni fa. Solo se il completo è simile a quello dell’arbitro, allora si dovrà cambiare. Se in un contrasto di gioco la maglietta dovesse strapparsi o sporcarsi di sangue, il giocatore dovrà uscire dal campo e, quindi, cambiarsi con una maglietta pulita.

VAR e gol technology: il calcio del nuovo millennio

Che piaccia o no, la tecnologia sta diventando un elemento importante nel calcio

Le due sigle che abbiamo menzionato come titolo del paragrafo ti hanno destabilizzato? Nessun problema, ti spieghiamo tutto. Da qualche anno, per evitare di mettere in difficoltà l’arbitro quando la palla attraversa la linea di porta, è stata ideata la goal-line technology. In pratica, quando il pallone ha superato completamente la linea, si accenderà un segnale luminoso sull’orologio del direttore di gara in cui gli verrà segnalato che la palla è entrata. Entrata in vigore nel 2016, fino al 2019 non ha mai sbagliato neppure una volta.

Il (o la) Var, invece, è una tecnologia che permette al direttore di gara di rivedere un’azione controversa. Non solo: ci sono anche altri arbitri che rivedono l’azione incriminata e invitano il direttore di gara ‘principale’, se opportuno, a rivedere la decisione. Può essere utilizzata in quattro occasioni:

  • Assegnazione di un rigore
  • Convalida o meno di una rete
  • Espulsione diretta, quindi non scaturita da una doppia ammonizione
  • Uno scambio di calciatori, magari ad esempio quando il direttore di gara dopo una rissa ammonisce un giocatore rispetto a un altro.

Sei pronto? Ecco, allora indossa gli scarpini e…scendi in campo!