Le tecniche di previsione meteo

Le previsioni del tempo: dalla natura alla matematica
Il Meteo moderno non scruta il cielo

Quando si parla di previsioni del tempo, oggi, non si parla più di scrutare il cielo per comprendere, dai colori e dalla presenza o assenza di nuvole, le possibilità di sole o pioggia per il giorno successivo.
Si parla, invece, di una lunga e complessa raccolta ed elaborazione dati, che definiscono i parametri dell’atmosfera, come temperatura dell’aria, pressione ed umidità. Macchine complesse, computer e software in grado di elaborare migliaia di dati in poco tempo permettono di effettuare calcoli probabilistici e di stilare modelli matematici che indicano le possibilità del tempo a breve, medio e lungo periodo.
Lontani i tempi in cui marinai e contadini guardavano l’orizzonte per vedere nuvole in arrivo o controllavano il volo degli uccelli per comprendere la possibilità di pioggia, oggi le previsioni del tempo si fanno davanti ad un computer.

Gli strumenti del meteo dal 1500 ad oggi
Potrà sembrare strano, ma gli strumenti che vengono utilizzati per misurare i dati atmosferici sono sempre gli stessi che si utilizzavano nel 1500, ossia termometro, barometro, igrometro e pluviometro.

Certo, sono cambiate le tecniche, gli strumenti stessi sono molto evoluti e, soprattutto, è molto migliorata la rete di stazioni meteo che, distribuita in tutto il mondo, permette di avere informazioni dettagliate sui differenti microclimi e sulla situazione meteo del globo intero.

La rete meteorologica attuale

Alla base delle previsioni moderne c’è la raccolta dei dati che riguardano i diversi parametri atmosferici. Oggi, oltre alle migliaia di stazioni meteorologiche, pubbliche e private, che raccolgono dati da terra ad intervalli regolari, i centri meteo dispongono di una serie di informazioni proveniente dai palloni sonda e dai radar per le informazioni inerenti i dati atmosferici a diverse quote e, soprattutto, del supporto dei dati forniti dai satelliti.

Tutti questi strumenti permettono di dare vita ad una fitta rete meteorologica, che, come detto precedentemente, riesce a raccogliere migliaia di dati che vanno poi elaborati dai meteorologi nei centri di elaborazione.
Le informazioni raccolte dagli strumenti possono essere utilizzate a scala locale, per avere informazione sulle previsioni meteo a livello regionale oppure a scala globale, per ottenere un meteo che interessi nazioni e continenti interi.

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Tecniche di elaborazione dati: i modelli matematici

I primi tentativi di elaborazione di modelli matematici per le previsioni meteo risalgono agli anni Venti, anche se solo negli ultimi trent’anni, grazie all’avvento di computer sempre più potenti, si è iniziato ad ottenere modelli realmente accurati, sia a scala locale che a scala globale.

I modelli previsionali, naturalmente, risultano tanto più precisi quanti più sono i dati a disposizione. Inoltre, per potere utilizzare modelli precisi e definiti, si dovrebbero poter limitare le aree di riferimento ed i tempi. Ne deriva quindi che le previsioni più precise sono quelle effettuate a livello locale e a breve termine.
Inoltre, poiché ogni area ha determinate caratteristiche particolari e predominanti di temperatura, pressione, umidità e piovosità, per cui anche i modelli da utilizzare sono differenti, a seconda che si debbano applicare ad un’area ridotta o ad una vasta zona.