valeriana officinalis

Valeriana officinalis: cosa è e come viene utilizzata?

La valeriana (nome abbreviato della valeriana officinalis, www.lavaleriana.it), comunemente anche chiamata erba dei gatti grazie alla grande attrazione che esercita sui felini domestici, è una pianta molto diffusa, nota per le sue proprietà sedative e calmanti, visto l’enorme aiuto che è in grado di dare nel favorire il sonno. Spesso si usa in infusi per combattere l’insonnia, per permettersi un po’ di relax o per curare molte patologie dovute a disturbi del sonno.

La radice della Valeriana

Infuso di valeriana officinalis
Infuso di valeriana officinalis
Sebbene esistano molteplici specie di valeriana, ciò che le accomuna sono sempre le proprietà medicinali della sua radice. Essa infatti contiene, in più alta concentrazione rispetto a tutto il resto della pianta, oli essenziali, inclusi gli acidi valerianico e valerenico che inibiscono quegli enzimi che impediscono il sonno, garantendo all’uomo un grande senso di rilassatezza. Il principale problema nella composizione della radice consiste nell’odore sgradevole che emana, tant’è che viene spesso mischiata insieme ad altre erbe o ingredienti per migliorarne odore e gusto.

Una pianta millenaria

Nonostante si possa pensare alla valeriana come un rimedio non troppo antico, in quanto veniva utilizzato dalle nostre nonne e bisnonne come calmante naturale, essa ha una storia molto più lunga. Si hanno segni del suo utilizzo già nelle civiltà greche e romane, tanto da essere descritta già da Ippocrate nel II secolo d.C. come rimedio contro l’insonnia. È restata poi un efficace calmante per tutti i secoli a venire, nel Cinquecento la si usava per combattere tachicardia e mal di testa, mentre nell’Ottocento si passò ad un utilizzo molto più confuso, in quanto la si scambiava per uno stimolante colpevole dell’aggravamento dei sintomi di numerose malattie. Viene poi ripresa durante la Seconda Guerra Mondiale, in Inghilterra, quando veniva distribuita alla popolazione per alleviare lo stress tipico della guerra, causato dai bombardamenti. Da allora non ha mai smesso di essere impiegata come sedativo naturale, sia per normali infusi che per veri e propri farmaci a base di valeriana officinalis.

Un alternativa naturale

Spesso, quando ci si trova davanti a sintomi particolarmente gravi di stress, insonnia, disturbi del sonno o mal di testa, si ricorre subito ad un qualche rimedio medico. Utilizzare medicinali in queste situazioni, oltre che a poter essere dannoso, ci espone ad inutili rischi di fastidiose controindicazioni.
Sono questi i casi nel quale la valeriana, con le sue proprietà incredibilmente efficaci sull’uomo, dovrebbe essere tenuta in seria considerazione.

Senza esagerare

Nonostante sia un ottimo alleato nella gestione dello stress quotidiano, come con ogni rimedio, farmaceutico o meno, non bisogna esagerare. Innanzitutto, non bisogna utilizzarla quotidianamente per periodi superiori alle 3-4 settimane, potrebbe provocare cefalee, palpitazioni, irritazioni intestinali e, al posto di effettuare la propria azione calmante, potrebbe servire come stimolante, rendendovi agitati e facilmente irritabili.
Nel caso in cui poi si superino le dosi consigliate entro le quali, solitamente, non presenta alcuna controindicazione, ingerirne una quantità eccessiva potrebbe portare gli stessi sintomi di un uso prolungato.

Una pianta miracolosa

Con la sua nota efficacia nel contrastare ansia, insonnia, cefalee, palpitazioni, vertigini o nervosismo, la valeriana insieme alle sue poche e rare controindicazioni è probabilmente uno dei migliori rimedi naturali da sostituire ad una terapia medicinale che, al suo posto, potrebbe essere eccessivamente dannosa o, addirittura, inutile.